sbocciano i fiori
Pagliani & Brasseur,
una storia di famiglia
Nei primi anni del ‘900, Giuditta Brasseur è una ragazzina orfana che trascorre la sua infanzia e la giovinezza nel Collegio delle Figlie dei Militari di Torino, dove consegue il diploma di computista commerciale.
Durante gli anni di studio, una maestra di alta scuola francese insegna alle allieve l’arte di riprodurre in tessuto i fiori del giardino, sia per la decorazione degli ambienti sia per guarnire abiti e cappelli. Si tratta di una materia scolastica diffusa nei collegi.
Giuditta impara l’arte di creare i fiori in tessuto; ritaglia i petali di stoffa con la forbice utilizzando forme ottenute dal materiale più disparato, tutt’oggi archiviato in azienda. Successivamente modella a caldo i petali, una lavorazione che è rimasta la stessa nel tempo. Crea fiori, boccioli, corone, tralci: i profumi e la luce della primavera avvolgono la stanza dove lavora.
Una passione che ben presto si trasformerà in lavoro grazie all’incontro con Giobatta Pagliani che in pochi mesi diventerà suo marito.
Giuditta e Giobatta si trasferiscono a Verona e, nel 1946, durante i difficili anni del dopoguerra, fanno nascere vicino al Teatro Romano, in uno dei luoghi più suggestivi della città, il “Laboratorio artigiano Pagliani & Brasseur per la produzione di fiori artificiali in tessuto, per l’abbigliamento e l’arredamento”.
A tenere le redini di questa nuova attività non è solo Giuditta Brasseur ma anche il marito Giobatta Pagliani, pittore e scultore, presenza professionale fondamentale per la crescita di quest’avventura. Le mani dell’artista lavorano la creta per creare gli stampi che, fusi in bronzo, saranno indispensabili per riprodurre con precisione le forme dei petali e delle foglie di ogni fiore da realizzare in tessuto.
Ai due coniugi si affiancherà, ancora giovanissima, la figlia Luciana e in breve tempo i fiori Pagliani & Brasseur verranno apprezzati e acquistati nei migliori negozi d’Italia.
Nel 1958 Luciana sposa Luigi Tosi e diventa mamma di quattro figli.
Una passione che ben presto si trasformerà in lavoro grazie all’incontro con Giobatta Pagliani che in pochi mesi diventerà suo marito.
Giuditta e Giobatta si trasferiscono a Verona e, nel 1946, durante i difficili anni del dopoguerra, fanno nascere vicino al Teatro Romano, in uno dei luoghi più suggestivi della città, il “Laboratorio artigiano Pagliani & Brasseur per la produzione di fiori artificiali in tessuto, per l’abbigliamento e l’arredamento”.
A tenere le redini di questa nuova attività non è solo Giuditta Brasseur ma anche il marito Giobatta Pagliani, pittore e scultore, presenza professionale fondamentale per la crescita di quest’avventura. Le mani dell’artista lavorano la creta per creare gli stampi che, fusi in bronzo, saranno indispensabili per riprodurre con precisione le forme dei petali e delle foglie di ogni fiore da realizzare in tessuto.
Ai due coniugi si affiancherà, ancora giovanissima, la figlia Luciana e in breve tempo i fiori Pagliani & Brasseur verranno apprezzati e acquistati nei migliori negozi d’Italia.
Nel 1958 Luciana sposa Luigi Tosi e diventa mamma di quattro figli.
La famiglia è impegnativa, ma la passione che nutre per il suo lavoro l’aiuta a ritagliarsi del tempo per seguire il laboratorio.
L’azienda s’ingrandisce e si specializza nella produzione di fiori per l’arredamento, sposa e cerimonia di ottima fattura e alta qualità. Nel 1964 casa e laboratorio convivono in un’unica grande dimora a Verona, in via Catania.
Un nuovo capitolo nella storia della famiglia si apre nel 1982 quando Anna, la terzogenita, decide di dare un innovativo impulso all’azienda e, con la sua effervescente creatività, realizza nuovi ed esclusivi modelli mantenendo la raffinata tecnica di lavorazione artigianale tramandata dalla famiglia. Nasce così il laboratorio artigiano “Pagliani & Brasseur di Anna Tosi”, fucina di ogni tipo di fiore in tessuto e di accessori per l’alta moda, dall’abbigliamento alla modisteria su misura, pelletteria e arredamento.
